Visma|Lease a Bike, Jonas Vingegaard respinge le accuse di Bernard Hinault: “Non sa cosa ho passato”
Jonas Vingegaard ha risposto alle critiche di Bernard Hinault. L’ex corridore francese, tra i giganti del ciclismo di sempre grazie ai dieci grandi giri conquistati in carriera, oltre a Mondiale e Classiche Monumento, tra le quali la Parigi – Roubaix, aveva espresso dubbi riguardo la passione del danese per il ciclismo, sport nel quale sembrava divertirsi meno rispetto a Tadej Pogacar e Remco Evenepoel, ad esempio. La leggenda del ciclismo transalpino aveva infatti voluto sottolineare in questo modo come il leader della Visma | Lease a Bike danese avesse concluso la sua stagione già a metà agosto, contrariamente ai rivali che si erano poi sfidati sino a Il Lombardia, passando prima per i Mondiali di Zurigo.
Se in passato lo scalatore scandinavo aveva corso anche più dello sloveno in termini di giorni di gara, affrontando per primo due GT in una sola stagione, quest’anno ha preso parte a solamente 44 giorni di gara, contro i 58 di Pogacar e i 61 di Evenepoel. Un numero che tuttavia dipende inevitabilmente dalla terribile caduta al Giro dei Paesi Baschi, nella quale aveva riportato ferite importanti, come uno pneumotorace da truma, oltre a diverse fratture fra clavicola e costole. Vingegaard fu infatti tra le vittime maggiori di quell’incidente, assieme a Steff Cras probabilmente, al contrario del belga, che tutto sommato se la cavò con un infortunio di minore gravità, nonché Primoz Roglic.
Il danese fu tra coloro che rimasero più a lungo in ospedale, non potendo neanche lasciare inizialmente la Spagna per il problema polmonare, osservando così una lunga riabilitazione che anticipò una serrata preparazione verso il Tour de France. Proprio in queste fatiche risiede la causa del suo fermarsi con così tanto anticipo rispetto ai rivali, visto che la su ultima gara è stato il Giro di Polonia, conclusosi il 18 agosto, praticamente due mesi prima rispetto a Evenepoel e Pogacar.
“Non è il primo a farlo – aveva spiegato all’epoca il detto il cinque volte vincitore del Tour de France a Cyclism’Actu – In passato, molti corridori che hanno ottenuto buoni risultati al Tour si sono detti: ‘Va bene così, perché dovrei continuare a lottare?’. Possiamo chiederci se a questi corridori piace il ciclismo, perché se ti piace il ciclismo, ti piace correre e vincere. Vingegaard sembra amare le corse meno di un Pogacar o di un Evenepoel”.
La risposta è arrivata in questi giorni, ai microfoni di Ekstra Bladet: “Penso che molte persone sottovalutino quanto mi sia costato prepararmi per il Tour de France. Non credo che Hinault abbia pensato alle conseguenze della mia caduta e che dopo dovevo essere pronto per il Tour de France […] Se non fossi stato pronto in tempo per il Tour, avrei fatto altre corse in autunno, ovviamente. Ma se fai una cosa, devi lasciar andare l’altra. Con la caduta che ho avuto, non ci si può aspettare che io sia in forma per il resto della stagione. Non credo sappia quanto sia stato difficile per me”.
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Il mio commento precedente alla “sparata” di Bernard Hinault è stato meno politicamente corretto rispetto a quello di Jonas. Penso che invece Jonas abbia fatto un vero e proprio miracolo portando il suo fisico al limite dopo l’incidente e la riabilitazione. COMPLIMENTI AD UN GRANDE CAMPIONE. Meno complimenti a Bernard che come campione è stato indiscutibile ma come comprensione delle sofferenze altrui siamo al di sotto dei limiti di tolleranza.